30 maggio 2013
RELOADED perché mi sto ricomprando più o meno quello che ho avuto in gioventù, tempi gloriosi per la Commodore.
Per qualche inconscio motivo mi dà una gran soddisfazione collezionare questi oggetti. E anche usarli naturalmente, sebbene l’impiego ne sia oggigiorno ovviamente molto limitato.
Le impressioni a caldo sull’uso del C64 sono state la difficoltà d’uso, i software erano molto spartani, tutt’altro che intuitivi. Spesso bisognava sapere a priori quale tasto premere per eseguire un certo comando, non c’era modo altrimenti di arrivarci tramite un menù. Come allora, continuo a essere impressionato dal GEOS, non solo perché trasforma totalmente il C64 in un familiare (e intuitivo!) ambiente a finestre, ma soprattutto per ciò che i programmatori sono riusciti a fare con le poche risorse disponibili! Strepitoso (GEOS, storia del GEOS).
Si fa uno smodato uso dell’interruttore di alimentazione per resettare poiché spessissimo i software non prevedono l’uscita.
Infine, sono rimasto sorpreso dalla lentezza dei floppy disk: lo ricordavo veloce, quando lo comprai, fu una gran liberazione dall’uso delle cassette! Eppure come velocità siamo lì… la vera grossa comodità sta nella directory e nel poter accedere subito ad un file senza dover mandare avanti o riavvolgere il nastro tenendo d’occhio il contagiri… (che metodo, a ripensarci, mi sa sentire davvero arcaico!).
L’impressione a caldo dell’Amiga, già dal primo avvio del Workbench, è stata come tornare a casa, una vecchia dimora lasciata anni fa ma ancora carissima e familiare.
Qui è tutto molto più intuitivo e i ricordi più freschi, rispetto al C64.
Non è un sistema poi così giurassico, volendo lo si può quasi mettere al passo con i tempi moderni.
Stranamente non avevo alcun ricordo di una procedura che avrò certamente usato svariate centinaia di volte: il reset mediante tasti Amiga+Amiga+Del. In un primo momento ho temuto di dover agire tutte le volte anche qui sull’interruttore di alimentazione, come per il C64.
Eccoli qui, i miei due storici grandi amori: Amiga 1200 e Commodore 64.
Questi sono i software che ho realizzato tanto tempo fa su Amiga.
In particolare riporto le relative guide e presentazioni, rileggerle a distanza di tanti anni mi ha fatto sorridere sapendo di averle scritte io.
E come ritrovare una propria lettera dimenticata.
Non li ho più considerati anche perché sono documenti in formato Amiga. Ora li ho convertiti in comunissimo HTML.
(1993-1997) McAgenda
(1993-1997) PrestelView
(1994-1997) McFiler
(___1994__) McReminder
(___1994__) MouseLens
(___1995__) McCasio
(1995-1997) McCloud
(tra parentesi, l’anno di sviluppo)
Ahimè, a fine 2013 mi sono rivenduto tutto.
E’ stato bello, molto bello, ma non riuscivo a vedere i miei tesori fermi, del tutto inutilizzati.
Ho messo gli annunci, con prezzi piuttosto alti con la remota speranza che nessuno si interessasse: invece in poco tempo li ho venduti.
L’aver selezionato e messo assieme il meglio ha fruttato: il bilancio finale acquisti/vendite ha portato un guadagno del 100%.